Thursday 2 October 2008

Spaventare i fumatori non serve

16 maggio 2004 - Italians, Corriere della Sera Online

Caro Beppe, cari Italians,
All'inizio del 2003 ho letto un libro: «The easy way to stop smoking», scritto da un ex contabile britannico di nome Allen Carr. Non so se sia tradotto in italiano. L'ho letto perché un amico entusiasta mi ha detto come avesse trovato facile smettere grazie a quel libro e per le opinabili statistiche di successo al 95%. Ho resistito, mi sembrava una sciocchezza un libro per smettere di fumare e poi l'ho letto. Senza tergiversare sono andato al punto e ho smesso. Niente che non sapessi già, solo una maniera ordinata di esporlo e un «trigger» per un processo addirittura piacevole come qualsiasi processo che liberi una persona da una schiavitù dannante. Il contabile, ex fumatore accanitissimo per 30 anni, non dice niente di tutto quello che i medici o i «no smoking day» o quelli che vendono pastiglie alla nicotina amino raccontare. Far paura ai fumatori non serve. Forse serve solo a scoraggiare chi non ha mai cominciato, ma è una tattica paternalistica eventualmente efficace sui giovanissimi che però, si sa, vogliono sempre sfidare e contraddire. Fumare non è bello o «piacevole», è una combinazione di dipendenza chimica e mentale e ogni fumatore lo sa per quanto possa testardamente negarlo. E' una trappola incredibile, e i puristi anti-fumo o ex fumatori frustrati si accaniscono con estremismo ingiustificato contro i fumatori che in realtà sono poveri disgraziati in cerca di un modo di uscirne anche quando non lo ammettono con se stessi. I fumatori non sono persone meno intelligenti dei non fumatori. Dal punto di vista fisico e mentale sarebbero semmai costituzionalmente più forti perché riescono a farsi piacere una cosa che fa schifo al gusto e che provoca letteralmente un principio di soffocamento alle prime esperienze (ci vuole un fisico bestiale, anche per bere e per fumare, diceva Carboni). Smettere di fumare non è una questione di forza di volontà. Tanto vale continuate a fumare. Il rischio di ricaderci è elevato anche se molti ci sono riusciti. Sono quelli che s'incavolano violentemente con i fumatori non curati e che fanno bene a non riprendere. Insomma, per non tirarla troppo alle lunghe, non fate le campagne serie contro il fumo. Fate le campagne serie in favore dei fumatori e aiutiamoli a smettere.

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