Thursday 2 October 2008

I leader autorevoli finiscono ammazzati tra la folla

4 gennaio 2008 - Italians, Corriere della Sera Online

Caro Beppe e cari Italians,
come mai neppure una lettera sull'assassinio di Benazir Bhutto? Mi sono trovato in Italia (risiedo normalmente in Inghilterra) per il periodo festivo quando l'evento e' accaduto. Devo dire che sebbene si siano fatti servizi speciali e tutti i telegiornali avessero come prima notizia e per diversi giorni l'assassinio, la notizia non sembrava attecchire ed ogni tentativo di parlarne con amici e parenti finiva nel vuoto per benevolo disinteresse. Il giallo di Perugia e perfino Alitalia aiutano meglio per attaccare bottone coi commensali. Triste. Ancora piu' triste che mentre scrivo vedo che sul Corriere online c'e' una foto del figlio diaciannovenne della Bhutto con il suo record su facebook e quello che dicono le ragazzine di lui "e' sexy, non uccidetelo": magari quello fa presa. Benazir Bhutto era per me un esempio di coraggio e di leadership illuminata sebbene certe accuse mai provate (e per cui in Italia ti fanno come minimo ministro) la perseguitassero e sebbene fosse l'espressione di una successione quasi monarchica della leadership in un paese in via di democratizzazione (o cosi' pareva). Io guardo con attenzione ai leader mondiali e mi scoraggia vedere i Putin e i Bush crescere e moltiplicarsi mentre ogni esempio di leadership che vive i valori democratici nonostante autorita' prepotenti venga mortificato o in qualche modo eliminato. I leader autorevoli finiscono ammazzati tra la folla.

Risposta di Beppe Severgnini: E' vero. Pochissimi commenti sull'argomento: il mio, e qualche lettera isolata. Per un forum internazionale come "Italians", รจ sorprendente.

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