Thursday 2 October 2008

Dopo il fascino, la decadenza (se non cambiamo)

29 maggio 2008 - Italians, Corriere della Sera Online

Caro Beppe,
ascolto e voglio abbracciare la plausibile accusa di eccessivo criticismo di noi Italians all'estero. L'Italia ci manda "in bestia e in estasi nel giro di venti minuti e nel raggio di duecento metri". Per chi si ricorda "Quelli della notte" diceva Catalano "e' molto meglio lavorare poco ed essere ricchi che sgobbare in povertà". La favoletta della bella Italia che si salvera' sempre prende sempre piu' quei connotati caricaturali: ma siamo davvero sicuri di volerci innamorare di questa immagine? I fatti straordinari non ci danneggiano perche' ne parlano i laboriosi emigranti e neppure quelli faccendieri. La maggior parte sono fatti eclatanti che non succedono altrove, ed alcuni per fortuna sono denunciati da pochi come Travaglio/Saviano/Rizzo-Stella/Grillo. E' inaccurato dire che gli stranieri eviterebbero l'argomento delle nefandezze casalinghe: Michael Moore? Al Gore? Gli stranieri denunciano se stessi col disdegno che la questione merita, ed al punto che di fronte alla corruzione oltre alla faccia la gente ci perde sia il lavoro che la liberta'. Sono d'accordo pero' che bisogna smetterla di buttare fango e basta, perche' la posta in gioco e' alta. Il rischio e' che l'Italia diventi un paese come l'Inghilterra o il Belgio, che va bene se sei l'Inghilterra o il Belgio ma non per noi. Provo a metterla alla Catalano ma non e' una caricatura: "e' meglio essere un paese affascinante e funzionale che impersonale ed efficiente". Se la musica non cambia, al nostro fascino seguira' la decadenza, e nel riprenderci diventeremo come gli altri. Se non si passa per decisioni che sorgono dalla denuncia e riparazione di una parte di cultura corrotta del nostro paese, rischiamo di appiattirci. Bisogna cambiare per restare non "come" ma "quel che" siamo. Tornare per aiutare invece di criticare? Ci ho provato piu' di una volta, e cosi' tanti emigrati. Riproveremo, statene sicuri. Se non ce la faremo in questa vita, ci proveranno i nostri figli che educhiamo ogni giorno ad amare l'Italia.

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