Monday 10 June 2013

Asciugare la biancheria a secchiate d'acqua - Lettera aperta ai conduttori di talk-show politici

Gentili giornalisti/conduttori di talk-show politici,

La domanda nasce spontanea: cosa aspettate a raccontare durante i vostri seguitissimi programmi quale sia il vero problema? Smetterete di far finta che sia troppo complicato da spiegare o di aver paura che la gente s’impressioni a sentirlo?

L’unico valido tentativo di dirla questa verita’ va riconosciuto a Gianluigi Paragone che in l’ultimaparola (sempre relegata alle ore piccole) ha cercato di spiegarlo ma forse con risonanza purtroppo limitata a chi l’ha gia’ capito.

Gli altri li ho sentiti pronunciare a piu’ tornate il seguente proposito: “questo punto e’ importante, vorrei dedicare una intera puntata a questo”...ma la puntata non si e’ mai vista e con l’effetto di deviare ogni volta chi magari cercava di parlarne.

Il punto della situazione economica italiana, europea e globale e’ semplice: tutto il sistema economico si e’ tramutato in un parodosso o truffa conclamata dal momento in cui la produzione annua di petrolio e’ scesa al di sotto del consumo annuo. Sia per diminuzione delle risorse che per aumento globale dei consumi.

La conseguenza e’ che il sistema economico espansivo che si alimenta di debito ha smesso di funzionare. I passi da spiegare sono semplici:

1. Se una banca centrale e’ l’unica ad emettere moneta sotto forma di debito degli stati, ne consegue che tutto il danaro e’ debito e che senza debito non ci sarebbe danaro in circolazione. Dunque non c’e’ alcuna possibilita’ tecnica che i debiti si saldino se vogliamo continuare ad avere un sistema monetario disegnato cosi’.

2. La situazione e’ peggiore di quanto descritto al punto 1. in quanto questi debiti sono gravati da interesse che e’ una quantita’ di danaro mai immessa nel sistema economico reale e dunque impossibili da pagare.

3. La situazione e’ peggiore di quanto descritto in 1. e 2. in quanto persino le banche private inventano danaro che non e’ mai stato partorito attraverso il concetto di leverage. Per fare i numeri facili, una banca che ha 10 puo’ prestare 100 e dunque per ogni 100 euro di mutuo la banca in realta’ ne ha messi solo 10 e gli altri 90 li ha scritti al computer (letteralmente). Tu pero’ devi pagarli davvero guadagnandoteli con il lavoro (a meno che sei uno speculatore finanziario).

La conseguenza e’ che, per esempio, affinche’ l’Italia paghi tutti i suoi debiti, qualcuno da qualche parte deve indebitarsi di una quantita’ di danaro enormemente superiore perche’ il sistema si tenga in piedi.

Il giochetto dei punti di cui sopra era in passato sostenuto dall’espansione continua dell’economia che viene pertanto un po' invocata come unico sistema per salvare capra e cavoli. Ma e' come asciugare la biancheria a secchiate d'acqua: la crescita veniva da una scommessa ragionevole futura che la vera valuta del sistema, continuasse a sua volta a crescere. E qual’e’ questa valuta? Il greggio e’ il sangue nero di questa bestia un po’ moribonda che cerchiamo di salvare (in vano, ovviamente, con quello che non c'e').

Non e’ la fine del mondo, e’ solo la fine dell’era del petrolio e non possiamo perdere tempo dietro a chi l’ha cavalcata e vuole assicurarsi di poter fare ancora la parte del leone quando finalmente c’inventeremo qualcosa di diverso. Le soluzioni ci sono ma prima ancora, occorre intraprendere la strada della verita’ e voi giornalisti avete il dovere di raccontarla. Sarebbe un bel toccasana per farci smettere con le inutili beghe di leadership, leggine, bunga-bunga e scontrini.

La verita’ e’ quella che dovete raccontare e spero che con la pausa estiva, vi ritorni la voglia di farlo.

Cordialmente,

Giuseppe Conte