Saturday 8 February 2014

Votare o non votare M5S?


Vogliono un po' tutti buttarla nel caos ma la cosa che bisogna spiegare e' cosa significhi votare o non votare M5S. Per molti è stato un voto di protesta ma non deve continuare ad esserlo. Votare M5S significa aver voglia di partecipare, anche solo con le opinioni, ad un processo di cambiamento che ci porti ad una concezione di vita diversa. Questa concezione è una in cui l'economia, come da definizione di vocabolario torni ad essere "l'organizzazione di risorse finite per soddisfare al meglio i bisogni individuali e collettivi". È un'idea di vita dove sia consentito a tutti il consumo necessario e sufficiente per una vita dignitosa che consenta lo sviluppo e la crescita dell'essere umano nelle sue potenzialità e dell'umanità nei suoi traguardi sempre più straordinari. Votare M5S significa sottostare a questa idea dove il consumo individuale può anche crescere a proprio piacimento ma solo fino al punto in cui non comincia a deprivare l'umanità  delle prerogative di cui sopra.Votare per chiunque altro, significa (ma non lo sanno neppure loro) sottoscrivere al modello di vita attuale in cui ad ognuno sia consentito consumare quanto può e vuole ai fini dell'aumento del Prodotto Interno Lordo (PIL) del pianeta. In tale sistema, l'accrescimento dell'individuo e dell'umanità è previsto come conseguenza di questa crescita.La scelta, molto serenamente, è questa. Per cosa voteremo? Perché l'espressione dei talenti dei nostri figli siano al centro dell'economia o perché tale espressione ne sia un virtuoso prodotto collaterale? A noi la scelta, non la protesta. 

Monday 3 February 2014

Lettera aperta a Matteo Renzi


Caro Matteo,

La mia lettera aperta e' un modo di esprimere una possibile interpretazione dello scenario politico, economico e sociale del nostro amato Paese. E' forse anche un rilascio di informazioni competitive per chi come me, sostenitore del movimento 5 stelle, dovrebbe invece lasciare chiunque altro a macerare nelle convinzioni e nei modi operativi che sanciranno la vostra marginalizzazione, forse non alle prossime elezioni e forse non per una decade...ma forse anche si.

Sai, la mentalita' del pentastellato (parlamentare o cittadino non fa differenza) non ha diritti d'autore, invitiamo tutti a copiare. Chi riesce a fare meglio, ha diritto a portare avanti il modo nuovo di concepire una comunita' che scaturisce non dalle nostre posizioni, ma dal nostro approccio (ancora limitato) di coinvolgimento dei sentimenti di chi in questo Paese si sbatte ogni giorno per essere degno ed orgoglioso di farne parte. Un modo nuovo di concepire una comunita', esattamente quello che manca completamente alle tue idee, alle tue politiche ed alle tue proposte. Almeno a me non traspare granche' a parte l'idea piu' volte espressa (ed abbastanza vecchia) di essere il Tony Blair d'Italia. Io ti faccio notare che Tony Blair e' stato eletto nel 97, quasi vent'anni fa, (era ancora viva la principessa Diana) quando la competizione globale era agli albori, internet era appena giunto sulle scrivanie di pochi appassionati di informatica e negli studi dei professori universitari. Oggi e' un'altra storia e l'unica cosa di Blair che puoi realizzare e' il suo stile di leadership, anche quello ormai stantio ma sicuramente con qualche attrattiva per quella parte d'Italia che e' come ben noto legata all'idea del leader forte, il salvatore della patria. Diciamo che si tratta di un bacino elettorale a lunga conservazione che esiste da diversi decenni e la cui data di scadenza si avvicina sia per caratteristiche demografiche che per collocazione sociale.

Vedi, a me elettore pentastellato, per niente espressione di un voto di protesta, diventa tutto chiaro quando vedo che in realta' tu vuoi giocare una partita che abbiamo gia' perso. Visto che ti piacciono le analogie calcistiche, te ne faccio una: la competizione globale non e' come il campionato di serie A che ogni anno riparte con tutte le squadre a zero punti. La competizione globale e' un campionato finito in cui chi ha preso le prime 3 o 4 posizioni della classifica gode continuamente di Scudetto, accesso alla Champions ed Europa league. Ovviamente questo e' parte di una competizione ben piu' ampia che (recente statistica di Oxfam) lascia ad 85 persone (si, ho detto 85) la stessa ricchezza delle 3.5 miliardi di persone (meta' pianeta) piu' povere della terra. A te questo gioco alla competizione piace e la collaborazione va bene solo con quelli come Berlusconi se ci consente come paese di combattere in questa finta gara dove i vincitori sono sempre gli stessi e lo sono in virtu' dei miliardi di persone che trasportano il vostro peso pensando veramente di avere un'opportunita'.

Matteo tu credi nella finanza a cui hai affidato anche i soldi del comune di Firenze, tu vuoi giocartela in questo sistema. Un sistema che ci ha impoveriti e nel quale vuoi farci tornare ad essere arricchiti (o impoverenti) tornando in maniera soft a derubare tirannicamente altri paesi delle loro ricchezze...non che abbiamo mai smesso. Certo, come i tuoi predecessori, tu non andrai a prendere il petrolio dagli stati africani o arabi se non sotto l'egida delle nazioni unite e dietro la guida di paesi piu' forti. Ma ti gongoli nell'idea che se rilanciamo il consumo l'economia crescera' e' potremo competere per tornare nel club dei forti. Matteo, apri bene le orecchie, cio' che consumiamo non sono prodotti ma vite umane infinitamente degne come la tua e la mia. Quelle dei minatori sottopagati che estraggono i materiali per i nostri smart-phone, quella dei bambini uccisi dai raid aerei per prendersi energia sotto forma di petrolio. Quella dei taiwanesi o dei polacchi che saranno sempre disposti a farsi pagare meno del piu' povero degli operai italiani. Ed un po' alla volta, state raggiungendo noi, gli italiani. Perche' tu credi nell'importanza di attrarre investimenti esteri fatti con soldi presi a prestito dai mercati finanziari per comprare le nostre aziende se non i nostri gioelli naturali ed artistici. Perche' non capisci che essere aperti al mondo e' una cosa diversa che essere aperti alla finanza globale che non e' chiaramente un incentivo per l'unita' dei popoli. Questo e' stato il trucco: confonderci le idee tra un mondo globale di uomini e donne che vivono in pace in una comunita' interconnessa con quella dell'unita' globale e senza confini del danaro e del profitto (che per motivi dinamici confluisce sempre nelle mani di pochi). Tu questo non l'hai capito o piu' probabilmente non ci vedi niente di male.

Vedi Matteo, nei suoi enormi limiti la tua ascesa al potere del PD ha degli aspetti positivi come ad esempio la messa in secondo piano di una classe dirigente ormai stantia e non in grado di interpretare un paese nel 21 secolo. Tu invece puoi interpretarlo, in maniera sbagliata a mio avviso ma con una mentalita' piu' moderna. Non vorrei pero' che pensassi di aver fatto tutto da solo perche' sto per rivelarti chi ha consentito che tu diventassi segretario del PD. Tieniti forte che sto per rivelartelo: e' il movimento 5 stelle.

Se non fosse chiaro ti spiego: senza movimento 5 stelle, Bersani avrebbe vinto le elezioni e tu saresti stato dimenticato come il rottamatore fallito. Gia', perche' i rottamatori dei tuoi gerarchi, siamo noi elettori pentastellati che hanno reso impossibile al tuo partito fare delle primarie in cui si presentassero Fassina o qualcuno del vecchio gruppo dirigente. Magari avresti vinto lo stesso ma non col plebiscito che ti hanno consentito Cuperlo ed il da te marginalizzato Civati che era l'unico che si potesse guardare. Non con quel plebiscito che ora ti consente di fare il capetto all'italiana con tanto di cheerleaders e pon pon girls, imitazione soft del nostro caro ex-premier Berlusconi. E' quel plebiscito reso possibile dagli elettori pentastellati che hanno aperto gli occhi agli italiani e senza dei quali la necessita' di ricambio generazionale nel PD sarebbe stata posposta finquando tu saresti diventato sufficientemente vecchio da essere accettabile.

Il movimento 5 stelle, con i limiti inevitabili di un gruppo di cittadini che si sono sentiti costretti ad entrare nelle istituzioni, promuove una visione diversa. Capisce come entita' collettiva (non sono idee di Grillo e Casaleggio da soli) che per non giocarci il nostro futuro dobbiamo ripensare l'energia comprendendo che un barile risparmiato vale tanto quanto uno usato. Che il prossimo boom dell'edilizia deve andare ove possibile in direzione della conversione energetica a basso consumo e non nella costruzione di palazzine. Che tra solare, eolico e tidale (o mareomotrice), l'Italia puo' raggiungere una copertura significativa del proprio fabbisogno energetico (in UK dove consumano molto piu' di noi, hanno raggiunto il 10% in una decade e raggiungeranno il 20% entro il 2020...non che io voglia che l'Italia diventi come UK). Che attraverso il riciclaggio dei materiali e la raccolta differenziata totale, possiamo risolvere il problema dei rifiuti. Che possiamo immaginare una vita dove ci sia piu' tempo da dedicare alle persone che amiamo, alle comunita' di cui facciamo parte, alla coltivazione dei nostri talenti naturali e zero tempo per preoccuparci di pagare l'affitto e le bollette. Zero tempo per dover scegliere studi e carriera che ci consentano di trovare un lavoro redditizio o prestigioso secondo aspettative a noi esterne ed anche se non dovesse allinearsi con le nostre vere pulsioni, ambizioni e talenti (invece di orientarci alla vera realizzazione del nostro enorme potenziale umano). Zero tempo per dover capire quale sia il modo migliore di investire questo numero fittizio che si chiama danaro e che fu introdotto per liberarci dal baratto, non per distruggere vite umane ed intere nazioni.

Vedi Matteo, la competizione e' un meccanismo irrinunciabile per migliorarsi ma che non ha bisogno di diventare uno strumento per schiacciare gli altri. Nell'evoluzione, la collaborazione e' un meccanismo altrettanto importante purche' non la si confonda con l'inciucio. E visto che il mondo e' globale, non basta guardare al benessere del tuo gruppetto o dell'Italia ma a quello di un pianeta il quale se non lo facciamo noi, sara' lui a mandare a quel paese (per non usare il termine piu' appropriato) quelli come te che senza scrupoli sono pronti a portarsi indietro tutto il resto. Mentre il mondo si appresta ad uscire l'era del petrolio, possiamo tutti dare un contributo a decidere come sara' la nostra vita senza dover essere avanti o dietro a qualcun'altro se non per l'impegno di affinare i nostri talenti. Il tuo limite e' che vuoi seguire il vetusto esempio delle economie che hanno gia vinto nell'era del petrolio, che vuoi dimostrare a qualcuno che puoi vincere una gara alla quale non partecipera' nessuno. E non capisci che gli altri (fuori dall'euro) si stanno gia' muovendo altrove. E quindi uscimmo a riveder le (5) stelle...