Thursday 2 October 2008

Aziende: manca la cultura dell’impresa

19 novembre 2003 - Italians, Corriere della Sera Online

Caro Beppe,
volevo aggiungere alla discussione sui disinteressati manager under 40. Penso che il grosso problema in Italia sia la mancanza di cultura dell’impresa, lo stile manageriale dei Senior Managers (quelli over 40) e la struttura del mercato del lavoro. Nelle tante aziende medie e piccole la gestione delle risorse è spesso di tipo feudale. L’imprenditore è una figura mitologica la cui personalità permea ogni centimetro dell’azienda. Gli imprenditori sono spesso quelli in grado di prendere i finanziamenti e non quelli che sanno come gestire e trasformarsi con un organismo complesso come l’azienda. Hanno la vista corta e gestiscono con autorità e falsa autorevolezza. Nelle grandi aziende e multinazionali, i Senior Managers sono figli del sistema che li ha messi in quel ruolo e la coercizione sulla direzione di un’azienda prevale sul dialogo e la trasparenza d’intenti. Una trasparenza impossibile senza far uscire tanti scheletri da tanti armadi. In più la struttura del mercato del lavoro forza una fidelizzazione della risorsa all’azienda. E’ più comodo valersi delle garanzie del diritto del lavoro che cercare altrove un lavoro più vicino alle proprie aspirazioni ed un ambiente più consono. Si lavora fino alle 10 di sera perché mancano le risorse ad un’azienda che non può assumere senza dover sottoscrivere un matrimonio di presunto interesse per 35 anni. In una frase, mancano tutti gli ingredienti necessari per creare l’unica grande competitività aziendale trascurata: la desiderabilità di un’azienda rispetto alla potenziale forza lavoro. Così si attraggono le migliori risorse. I datori di lavoro non ci corteggiano per le nostre capacità, ma ci fanno un favore a darci da vivere per 35 lunghi anni. E allora "così sia" dice il lavoratore, manager o no. La chiave è: creare una cultura dell’impresa e del lavoro in cui quando le cose vanno bene, vanno bene per tutti. Lo stesso vale quando le cose vanno male. Ed allora vadano anche i "downsizing" ma se si crea lo spazio per cambiare. I manager disinteressati di oggi sono la classe dirigente di domani. Spero che senza lavorare troppo s’interessino a modificare questa cultura manageriale prima che i soliti pochi furbi monopolizzino come al solito il potere. L’Europa preme, ed i Paesi più avanzati si sono già trasformati, noi rischiamo l’estinzione economica.

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