Friday 21 March 2014

Tsunami europeo: si salvi chi può...

Chiamatela dietrologia se vi è comodo ma l'evidenza monta in favore della seguente interpretazione del repentino cambio Letta-Renzi.
Letta stava facendo esattamente quel che gli era stato chiesto e ciò, come spesso accade, richiede qualche tiro mancino agli italiani. Nel frattempo però, novità assoluta, c'era un gruppo parlamentare senza alcun interesse di casta da proteggere. Gruppo grande ed un po' sprovveduto che però cominciava a prender coraggio ed a capire i meccanismi. Gruppo, quello dei 5S con tanti limiti ma che le nefandezze le denunciava. E lo faceva sempre meno goffamente a culminare nell'episodio della tagliola per l'approvazione del decreto IMU-Bankitalia che, lo ricordiamo, toglieva ai poveri per dare alla banche. 
A seguire, le immagini dell'illustre d'Ambruoso (scelta incivile) che malmena una donna, non bastava a far inorridire la presidente Boldrini (a questo punto una miracolata) che affermava impavida in diretta TV: M5S? Potenziali stupratori!
E dagli di consenso! L'M5S cresceva come unico baluardo dei cittadini contro una classe politica che invece di usarle per il bene comune, si faceva scudo delle istituzioni per schiacciare un fenomeno nuovo ed inaccettabile: una vera opposizione parlamentare.
E' troppo, soprattutto con un governo Letta che ha l'orizzonte di un solo anno (se c'è la fa) e privo delle energie per un cambio di passo che richiederebbe un accordo con l'ormai ex cavaliere che avendo sfiduciato Letta per fare il finto litigio con Alfano, c'avrebbe fatto una figura barbina.
Elezioni? Manco a parlarne, i partiti che hanno dati più accurati sulle intenzioni di voto sanno che l'onda pentastellata sta assumendo la proporzione di uno tsunami: bisogna fermarli soprattutto in vista delle europee che rischierebbero di delegittimare i governi della BCE.
Solo così si spiega la decisione di Matteo Renzi di mettere a repentaglio il capitale elettorale e di credibilità così faticosamente ottenuto con un operazione di metamorfosi del PD in DC. La soluzione? Lo ha ammesso Renzi stesso: uno tsunami europeo e si salvi chi può.
Era una calda mattina di maggio dopo una tranquilla notte di regime ed un boato si sentì dalla distanza. Quando lo tsunami si ritirò, lasciò in dono sulle spiagge assolate dell'italica penisola, un cavallo di Troika con in pancia...la dittatura dei mercati finanziari.

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