Friday 14 March 2014

Asta: voti italiani ad 80€ al pezzo

Legge elettorale: la corsa al 37%. Mi sembra geniale, soprattutto se si va a recuperare il voto di dipendenti pubblici e privati sotto i 1500 al mese.  Si sa che in bella parte ci si trova la pietanza del popolo di Sel e PD che hanno schiaffeggiato la sinistra votando M5S, conditi con un po' di civatiani e cuperliani: il sugo del rancore per i risultati delle primarie PD.
Nel contesto, si dà gratis un premio di maggioranza del 16% (37+16=53) ovvero la rappresentanza di quasi 10 milioni di cittadini.  Ma non è' finita perché all'altra sponda, un partito che prendesse il 4.51%  in coalizione andrebbe in parlamento mentre uno da solo al 7.99% no...altri 5 milioni di cittadini italiani non rappresentati. Non mi prolungo sugli altri due sbarramenti salva lega e salva forza sud...già il fatto che si siano discussi, basterebbe a rendere un'idea del grado di inciucio implicito nella formulazione di questo capolavoro.
Il risultato: chi arriva secondo prende qualcosa e chi arriva terzo prende quasi niente ed il motivo per il quale la legge elettorale è stata disegnata così, è proprio per assicurarsi di eliminare i terzi (leggi M5S) che stanno costringendo tutti i partiti politici a cedere terreno su argomenti ed interventi che ora magicamente avvengono, apparentemente tramite le larghe intese e premier non eletti di energia variabile.  In realtà votati ad eliminare l'avversario mortale a cinque stelle: se non lo fanno ora, il rischio diventa grande soprattutto con le elezioni europee alle porte dove la gente si sente di rischiare meno a dare consenso ad una forza dalle capacità governative ancora dubbie per molti.
Le europee di maggio, una manciata di giorni prima dell'arrivo degli 80 euro di pagamento per il grazioso voto PD, saranno un segnale importante ed una crescita M5S sarebbe catastrofica. 
Ora o mai più, bisogna dare il minimo indispensabile per tenerci chiusi nelle logiche dei grandi poteri.

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