Tuesday 25 March 2014

Lavoro: principio fondante o forma di Governo?

E dunque: l'Italia e' una Democrazia ma ancor prima e' una Repubblica fondata sul lavoro. Chi ha la fortuna di averlo di questi tempi, sa che le ore di lavoro sono tante per chi deve coprire anche i tagli e per chi lavora in aziende che ancora ci tengono in piedi. Tutto e' tarato affinche' a lavoro ci passiamo la parte piu' grossa della giornata produttiva nonostante le promesse/minacce dell'automazione e la rivoluzione digitale. E' importante: ne va della nostra competitivita'.

Ma allora, in questa Democrazia in cui viviamo, dove entriamo quando raggiungiamo il nostro posto di lavoro? Ecco la risposta: ogni mattina ci alziamo per entrare in monarchie, dittature, anarchie e regimi comunisti. Ve li descrivo tutti.

Le monarchie: quelle aziende che vanno di padre in figlio, dove lo stato di benessere del cittadino/lavoratore dipende dalla bonta' del monarca, padre padrone che da' con clemenza e toglie con decisione. Ne conoscete qualcuna in Italia?

Le dittature: quelle aziende che dal proprietario/monarca sono passate al dittatore/CEO, magari simbolicamente ancora sotto la monarchia come fu per Mussolini con Vittorio Emanuele III...vi ricorda o no un po' la FIAT di Marchionne ed Agnelli?

Le anarchie: le aziende pubbliche inutili e le organizzazioni dove ogn'uno si sente un po' libero di fare quello che diavolo gli pare in base alla propria forza politica.

I regimi comunisti: le aziende pubbliche che servono (eccome, vedi istruzione e sanita') ma dove non esiste meritocrazia e per vincere, devi entrare nel PCUS (leggi massoneria, Comunione & Liberazione e cogeneri)

Ma che sorpresa! E' proprio il lavoro (che non a caso bisogna assolutamente rilanciare) ovvero il principio fondante della nostra costituzione, il luogo ove si annidano nell'ambito della Democrazia in cui crediamo di vivere, tutte le forme di governo che tanto aborriamo.

Sintesi: L'ho detto altrove che il lavoro e' la pietanza e non la ricetta per risollevare l'economia. In sostanza la Democrazia e' stata trasformata dall'economia di mercato, attraverso l'emergenza della competitivita', da modello di Stato a concetto generico (vedi post precedente). Questo concetto di democrazia (con la “d” minuscola) e' ben rappresentata dal PD che e' stato scelto dalla finanza mondiale come suo veicolo in Italia. PD che e' l'ombrello politico sotto il quale, per storia pregressa, si riparano regimi molto diversi dalla democrazia, ben protetti dalle intemperie del popolo. ma sia ben chiaro che tutti i partiti tradizionali avrebbero ugualmente interpretato se la finanza globale avesse scelto loro invece che, genialmente,  gli ex comunisti.

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