Monday 14 April 2014

Sabina Guzzanti contro un'altro “scemo di guerra”...

Non me ne voglia troppo il filosofo Massimo Cacciari, uso l'espressione “scemo di guerra” in maniera figurativa per cercare di descrivere una certo allarmismo di chi pensa che questa “emergenza” sia veramente come cercano di descrivercela. E' una certa ottusita' buia in chi cerca di vedere troppo di utile agli italiani nella inesorabile marcia di Matteo Renzi verso il depauperamento difficilmente rimediabile della gia' martoriata democrazia italiana.

Questa ottusita' appare ogni qual volta un commentatore, personalita', politico o chiunque di orientamento altro rispetto al pensiero unico renzusconiano, porti all'attenzione le pecche fondamentali di tale paradigma e che e' forza spingente di queste riforme. Forza spingente per l'ascesa del nuovo PD (Partito di Destra?).

Questa ottusita' dello “scemo di guerra” l'avevo vista nell'ex Ministro della Difesa Mario Mauro a dialogo con Gino Strada sulle questioni relative agli investimenti militari, li' proprio la guerra era un argomento.

Questa ottusita' e' apparsa quando Sabina Guzzanti, ospite con Cacciari alla trasmissione 8 e ½ condotta da Lilli Gruber, ha declinato in maniera veramente puntuale dove risieda la perdita enorme di democrazia in queste riforme e come questo disegno sia strumentale alle esigenze di controllo della forma di capitalismo ormai ampiamente speculativo che ha rischiato di perdere il suo polso sul pianeta con le crisi dal 2008 in poi.  Un capitalism salvato provvidenzialmente dalla politica e nel quale (vizio o virtu?) siamo male inquadrati dall'inizio della globalizazzione.

A tale analisi della Guzzanti, il filosofo e' esploso in una logorrea di urlati “non e' cosi', bisognerebbe fare una discussione, non si possono dire queste cose agli italiani, ma allora pensate che dobbiamo inventarci un altro sistema di vita????”. Un pazzo scatenato con in testa elmetto, tuta mimetica ed in braccio un fucile per difendere cosa? Questo: la nostra possibilita' di prenderci un pezzo del gioco al massacro che questa forma di capitalismo globale sregolato e speculativo ha gia' inferto nella carne umana. Quel sistema di vita che ha portato grandi progressi, indubbiamente, ma che venivano prodotti ugualmente in parallelo anche da sistemi decisamente fallimentari...la Russia comunista ha messo un uomo nello spazio prima dell'America per citarne una.

Poi cade il muro di Berlino, La Russia comunista finisce, tutto molto positivo per la democrazia e noi? Noi che facciamo: spingiamo il capitalismo sulla strada della finanza fino al punto che l'economia scommessa e' 9 volte quella reale, un assetto economico inaccessibile a piu' di meta' del pianeta. Fino al punto che 85 persone al mondo detengono la stessa ricchezza dei 3.5 miliardi di persone piu' povere del mondo.

E dunque Cacciari, mi dica lei, non le interessa un altro sistema di vita? La guerra e' finita, andiamo in pace a procurarci quello che ci serve per una vita dignitosa e felice.

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