Wednesday 16 March 2011

Tremonti e le stampanti 3D...che distanza

E' dall'inizio della crisi che il ministro Tremonti (in odore di infallibilita') continua a propinarci (l'ultima volta da Santoro) una tesi secondo la quale la nostra economia sarebbe piu' resiliente di altre. La saggia propensione al risparmio delle famiglie italiane, va la tesi, ed il fatto che la nostra economia sarebbe piu' reale in quanto basata sul manifatturiero piuttosto che su servizi e finanza e' il motivo per il quale saremmo stati colpiti di meno.
Tutto questo supporto per il manifatturiero e' poi solo teorico visto che le fabbriche italiane continuano a chiudere.
Provo a tradurne a modo mio il significato: in Italia risparmia solo chi puo'. E chi puo' continua a farlo, ovvero in Italia i soldi ce li hanno sempre gli stessi. La crisi in Italia e' arrivata di meno perche' eravamo gia' in crisi cronica ed e' chiaro che uno che in Germania o Inghilterra da ricco diventa povero, sente una crisi maggiore rispetto a chi da povero diventa un po' piu' povero, soprattutto se i ricchi dalle nostre parti (tranne quei poveretti del manifatturiero di cui sopra) restano sempre ricchi e decidono pure le leggi.
Fatto salvo il principio che la finanza dovrebbe essere non fine a se stessa ma di servizio all'economia reale, mi sembra piu' equilibrato dire che dovremmo trattenere il manifatturiero di alta qualita' e sviluppare prodotti e servizi legati a nuove tecnologie invece di buttare danaro in metallo e cemento mentre sosteniamo un utilizzo degli strumenti finanziari che sia fine alle esigenze dell'economia reale.
La spiegazione a dire del nostro illuminato ministro sembra essere nei mostri della globalizzazione. Cose come la velocita' d'informazione, lo scambio libero di beni e servizi, le troppo avventurose industrie innovative. Insomma, senza dirlo sembra che la soluzione sia davvero il dazio, il ritorno all'isolamento socioeconomico. Tesi interessante, va un po' a braccetto con il secessionismo e l'esterofobia dei tanto criticati (da Tremonti) leghisti. Forse sarebbe meglio se la zizzona di Battipaglia si mangiasse da Roma in giu' e il gorgonzola da Roma in su. Vorrei dire pero' che la globalizzazione non e' stata decisa o progettata da qualcuno. E' una realta' (come tutte le realta') emergente nata dalla concomitanza di fenomeni politici, avanzamenti tecnologici e piccoli eventi casuali che hanno provocato grossi effetti su lunga distanza. Come il fatto, che so, che Bill Gates si sia messo a fare sistemi operativi in un garage o che qualcuno finanziasse l'idea di un giovane balordo che ha inventato google. Non certo perche' qualcuno ha lanciato il motore fiat multijet, che pure ha la sua importanza.
Mentre i gerontocrati della classe dirigente italiana nostalgicamente pruomovono scenari involutivi scoraggiando l'alimentazione culturale di una societa' ('vada a mangiare pane e Dante' disse Tremonti), si stanno perdendo la vera prossima rivoluzione che e' la realta' emergente del futuro.
Il problema non e' il libero scambio di beni, servizi, idee, informazioni...il problema e' che tali scambi costano energia e materia (che poi, Einstein docet, sono la stessa cosa). Andatevi a fare un giro su http://it.wikipedia.org/wiki/Stampa_3D. Spiega cosa sia una stampante 3D. Ovvero un macchinario che invece di stampare documenti produce oggetti tridimensionali (che so, uno stradivari) per sovrapposizione di strati di materiale. Il tutto col 10% del materiale richiesto da sistemi tradizionali. Basta scaricarne il design da internet. Cosa significhera' per il manifatturiero quando ne avremo una in casa?
Fatevi un giro su http://www.skymeeting.it/overview_char.html. E' una delle tante che vende piattaforme collaborative che consentono un esperienza di riunione lavorativa migliore della meta' dei meeting a cui io abbia partecipato. Non richiede il viaggio, l'uso di carta e la necessita' di stare lontano dai nostri figli (non tanto positivo per chi usa i viaggi di lavoro per avere una vita parallela e che so, fermarsi a una festa di 18 anni).
Tutto cio che viviamo sono informazioni. Tutto quello che trasportiamo sono informazioni. L'elettrone e' un vettore piu' economico dell'essere umano e sebbene certe cose richiederanno sempre il contatto individuale, molte potrebbero avvenire per scambio d'informazione multimediale a distanza.
Insomma, mentre il mondo si 'glocalizza' e prende la palla al balzo per rinnovarsi, in Italia puntiamo sul dazio e sul nucleare...su Putin e sugli accordi con Gheddafi...poveri noi...

Monday 14 March 2011

La favola di Pinocchio...al contrario

Riforma della scuola! La verita' e' che mandarci i nostri figli non e' piu' facile come una volta perche' ci sono differenze piu' marcate nella nostra societa'.
Due forze distruttive e concomitanti. Forza n.1: in Italia non c'e' transizione di classe ovvero i ricchi ed i poveri sono sempre ricchi o sempre poveri per cui chi e' nato ricco non capisce chi cerca (raramente con successo) di diventarci e meno ancora chi nace e (troppo probabilmente)resta povero. Se si e' ricchi poi, diventare poveri e' molto difficile nel nostro paese tranne per quelli che erano imprenditori nel manifatturiero tanto osannato come grande esempio di economia reale dal ministro Tremonti: balle.
Forza n.2: l'immigrazione e' incontenibile (meglio lasciar vincere Gheddafi?) e mentre noi stentiamo ad avere qualche figlio, le popolazioni nord africane e dei Balcani crescono e vengono da noi ad essere mal integrate. Continueranno a farlo, e' una semplice questione di numeri e' inutile che alziamo barricate, sarebbe meglio attrarre le persone giuste. Servirebbe di piu' abolire gli anticoncezionali (la Chiesa, chi l'avrebbe pensato che proprio loro avessero la soluzione anti immigrazione???)
Forza 1 + Forza 2 = Mandare i nostri figli a scuola e' diventato difficile perche' abbiamo paura dell'ambiente che potrebbero incontrare e delle difficolta' cui un bimbo di 6 anni 'di buona famiglia' potrebbe al giorno d'oggi trovare in una varieta' di estrazioni sociali ed etniche che non sappiamo decifrare.
Mi capita spesso di parlare con amici e conoscenti con figli in eta' scolare che si lamentano della pesantezza sociale dell'ambiente scolastico.
Allora, chi decide come il ministro Gelmini e la sua impaurita e gerontocratica classe dirigente, decide che l'integrazione sia meglio lasciarla accadere tra i poveri italiani ed i disgraziati extracomunitari piuttosto che preoccuparsi del vero significato di quello che sta accadendo.
Impoverire la scuola pubblica non lascera' nessuno di noi con piu' soldi per mandare i nostri figli in scuole private ma accentuera' ulteriormente l'immobilismo della nostra struttura sociale. Significhera' che in un paese in cui l'economia non offre grosse opportunita' di elevazione sociale, eliminiamo anche quello che era il nostro unico residuo di 'melting pot' sociale: la scuola, appunto.
Non mi piace, l'economia (reale o finanziaria) non e' al servizio degli uomini in questo paese. Sarebbe un po' piu' accettabile se lavorando duro potessi decidere di usarla a mio vantaggio, ma nella terra di calciatori e veline dove una serata di lap dance vale 7000 euro, conviene di piu' la furbizia che il duro lavoro. Racconteremo ai nostri figli la favola di Pinocchio al contrario: "c'era una volta un bimbo di nome Lucignolo..."

Thursday 10 March 2011

Via i Bulgari dall'Italia! No, non e' un rigurgito contro i Balcani...

Preoccuparsi di Bulgari puo' sembrare fuori luogo. Col mondo che va a rotoli, un produttore di gioielli ha poco spazio. Eppure, la vendita dell'azienda italiana ai francesi fa pensare...soprattutto fa pensare alla mancata vendita di Alitalia ai cugini d'oltralpe ed al pasticcio che ne e' risultato per favorire i soliti furbi (incidentalmente gia' fortunati clienti del suddetto gioielliere).
Bulgari impiega 4000 dipendenti dunque non una piccola azienda. Inoltre opera in un settore che (per quanto per cosi' dire effimero) e' un settore ad altissimo valore aggiunto...per intenderci, di quelli che non puoi spostare tutte le tue operazioni in India. Di quelli che i tuoi clienti non soffriranno mai perche' c'e' crisi. Eppure, va via cosi', al colosso francese LVMH proprio quando dovremmo interrogarci su come possiamo sostenere un manifatturiero di qualita' che resti sempre competitivo in quanto inimitabile e irripetibile. E' una partita che va a braccetto con quella delle nuove tecnologie, dell'IT, del rinnovabile e delle biotecnologie. Roba che richiede testa e creativita' e che un paese senza materie prime(tranne il sole, ora che e' una fonte d'energia utilizzabile ed il petrolio e' alle stelle)come il nostro ma con tonnellate di estro per chilometro quadrato, dovrebbe aver abbracciato da qualche decennio. Invece siamo li' ad ammazzarci per aziende vecchie che vanno a salvare colossi automobilistici in America. Bisogna preoccuparsene, e' giusto, sono fatte di persone che vivono del loro lavoro ma non possiamo buttare all'aria il solare come ha fatto il governo a un mese dall'approvazione degli incentivi. Non possiamo pregiudicare il futuro della nostra nazione amputando la scuola e l'universita' a vantaggio del CEPU che pure ha la sua funzione ma non puo' portare la torcia del sapere e dell'estro geniale della nostra tradizione.
Cosa dobbiamo fare per liberarci della gerontocrazia regnante di destra e di sinistra che ha deglutito le nostre pensioni e messo pesanti ipoteche sul nostro futuro? Finiremo come il popolo libico a chiedere la rinuncia al potere in cambio dell'impunita'?

Monday 7 March 2011

Storia, coscienza e caos...

E’ la mancanza dui scupoli piu’ proficua dei buoni valori? Una volta, tanto tempo fa, anche in questa parte del mondo uccidere era una necessita’ di ognuno per la sopravvivenza. Le alleanze si formavano nel mettere la propria sopravvivenza nelle mani del gruppo: un gruppo gerarchico veniva formato secondo la legge del piu’ forte.
Ma poi, essendo l’uomo un animale sociale, ci siamo fusi in gruppi piu’ grandi e par fare cio’ e’ stato pratico fare l’outsourcing di certi istinti a gruppi piu’ piccoli ed efficienti che ammazzano mucche per noi nei macelli ed uccidono nemici per noi in guerre lontane. Sebbene in piccola scala i meccanismi ancestrali di cui sopra persistono, su scala planetaria abbiamo usato il progresso tecnologico per rimuovere dalla nostra vita quotidiana queste spiacevoli attivita’.
Abbiamo creato un sistema economico in cui un piccolo gruppo di umani possono prendersi risorse lontante per rimanere in cima alla catena alimentare; mentre la decapitazione fu brevemente riportata in auge da deprechevoli pratiche del terrorismo, cliniche iniezioni letali e caccia bombardieri uccidono con precisione e completezza.
E’ dunque solo un illusione? E’ allora vero che il lavoro di piccoli gruppi garantisce la nostra sicurezza e ci permette il lusso di praticare i buoni valori nelle nostre piccole vite illusorie? Non mi sembra giusto ma mi sembra che sia cosi’, tanto e’ vero che la mancanza di scrupoli e’ pagata meglio dei buoni valori: nel commercio, in politica, nel lavoro pubblico, nella guerra (ovviamente) ed in qualunque attivita’ umana. Non credo neppure che sia un disegno cospiratorio ma solo la realta’ che e’ emersa dalla nostra storia.
Vecchi paradigmi portano solo a vecchi risultati. Come dice qualcun’altro, c’e’ bisogno di una “mutazione genetica delle nostre coscienze”. C’e’ bisogno che cominciamo a guardare alla nostra esistenza attraverso paradigmi nuovi e sara’ la natura a richiamarci a questo sforzo attraverso gli effetti verso cui il nostro comportamento sta spingendo il pianeta. Ci avviciniamo ai limiti del caos, questione di un decennio o due. Da questo caos possono emergere cose infinitamente buone o infinitamente deplorevoli...ogn’uno di noi dovra’ decidere che parte giocare.

Friday 4 March 2011

Tu sei Berlusconi...

Immagina solo per un attimo di essere Silvio Berlusconi. 74 anni, una vita di successi, enorme potere economico e mediatico. Mille opzioni, dalla Svizzera ad Antigua. Ammesso che fossi colpevole, in galera non ci andrai mai ed a quell'eta', e' pure giusto. Ti basta un cenno perche' un jet privato porti al sicuro te ed abbastanza danaro per 10 vite agiate in luoghi dove nessuno avrebbe domande sul bunga bunga e dove potresti liberamente circondarti di cantanti, donne giovani e carine ed amici compiacenti. La via d'uscita c'e' in ogni momento ma dovresti decidere di tirare i remi in barca, diventare uno che dall'alto della sua esperienza e capacita', a valle di un bagaglio di colpi di genio e grandi errori, osserva il mondo con una capacita' superiore di comprenderlo, interpretarlo e comunicarlo. Significherebbe che hai imparato a vivere ed a morire. Ti senti pero' che sarebbe difficile assumere tale posizione perche' richiederebbe una moralita' che la maggioranza dei tuoi concittadini e la stragrande maggioranza del pianeta che abiti troverebbero risibile. La tua unica strada dignitosa per un'uscita grandiosa e' battere il sistema, raggiungere la medaglia della saggezza attraverso il sigillo istituzionale, quello della Presidenza della Repubblica laddove il rango di legge di cui diventi garante e' quello piu' alto per uno stato di diritto. Sei un uomo all'ultimo atto di una vita certamente straordinaria, sulla cuspide tra polvere e gloria. Cerchi il colpo di coda finale che ti consegnerebbe alla grandezza e ti salverebbe dall’ignominia. Rispetto la tua lotta di uomo. Le tue contraddizioni sono solo umane, le accetto. Alcune le rispetto perfino. Ma vorrei e combatto per un mondo in cui chi e’ consegnato alla storia come un grande cammini per un altra strada. E’ il mondo che vorrei per mio figlio.

Wednesday 2 March 2011

E dopo la fiducia sul Federalismo Municipale?

E dopo l'ennesima fiducia? Scrivo prima che il voto avvenga ma come previsto, il voto sul federalismo sara' uno di fiducia e dunque favorevole. Al di la' delle considerazioni gia' fatte sulla poca informazione in proposito, mi domando: che cosa accadra' non appena la Lega avra' ottenuto cio' che vuole? La fiducia sara' posta su altre questioni, quelle che stanno a cuore al Presidente del Consiglio. Gli elettori della lega, ristorati spesso dalla spregiudicatezza e cinismo dei loro leader politici vedranno fino a che punto il loro partito abbia ingoiato pillole amare solo per utilita'. I politici della lega hanno avuto il lusso di poter fare le donne ed uomini di principio sulle questioni che vedono tutti gli altri d'accordo (vedi 17 marzo, scuole padane, ronde etc.) e che saziano col profumo i languori dei loro elettori. Tanto sanno che non dovranno mai fare niente di concreto in proposito (almeno in questo governo). Sulle leggi per il premier hanno scambiato la preziosa e storica merce del federalismo e sono riusciti ad eseguire nell'ordine che piu' gli comoda...gli elettori applaudono: per il federslismo, qualunque cosa! Ma a giochi fatti? Tornera' la Lega ad essere una spina nel fianco della connivenza o e' gia' "schiava di Roma" stavolta si' nel senso peggiore? Consiglio alle tv: tagliate tutti i reality, sta per arrivare la campagna elettorale piu' divertente di tutti i tempi.