Monday 14 March 2011

La favola di Pinocchio...al contrario

Riforma della scuola! La verita' e' che mandarci i nostri figli non e' piu' facile come una volta perche' ci sono differenze piu' marcate nella nostra societa'.
Due forze distruttive e concomitanti. Forza n.1: in Italia non c'e' transizione di classe ovvero i ricchi ed i poveri sono sempre ricchi o sempre poveri per cui chi e' nato ricco non capisce chi cerca (raramente con successo) di diventarci e meno ancora chi nace e (troppo probabilmente)resta povero. Se si e' ricchi poi, diventare poveri e' molto difficile nel nostro paese tranne per quelli che erano imprenditori nel manifatturiero tanto osannato come grande esempio di economia reale dal ministro Tremonti: balle.
Forza n.2: l'immigrazione e' incontenibile (meglio lasciar vincere Gheddafi?) e mentre noi stentiamo ad avere qualche figlio, le popolazioni nord africane e dei Balcani crescono e vengono da noi ad essere mal integrate. Continueranno a farlo, e' una semplice questione di numeri e' inutile che alziamo barricate, sarebbe meglio attrarre le persone giuste. Servirebbe di piu' abolire gli anticoncezionali (la Chiesa, chi l'avrebbe pensato che proprio loro avessero la soluzione anti immigrazione???)
Forza 1 + Forza 2 = Mandare i nostri figli a scuola e' diventato difficile perche' abbiamo paura dell'ambiente che potrebbero incontrare e delle difficolta' cui un bimbo di 6 anni 'di buona famiglia' potrebbe al giorno d'oggi trovare in una varieta' di estrazioni sociali ed etniche che non sappiamo decifrare.
Mi capita spesso di parlare con amici e conoscenti con figli in eta' scolare che si lamentano della pesantezza sociale dell'ambiente scolastico.
Allora, chi decide come il ministro Gelmini e la sua impaurita e gerontocratica classe dirigente, decide che l'integrazione sia meglio lasciarla accadere tra i poveri italiani ed i disgraziati extracomunitari piuttosto che preoccuparsi del vero significato di quello che sta accadendo.
Impoverire la scuola pubblica non lascera' nessuno di noi con piu' soldi per mandare i nostri figli in scuole private ma accentuera' ulteriormente l'immobilismo della nostra struttura sociale. Significhera' che in un paese in cui l'economia non offre grosse opportunita' di elevazione sociale, eliminiamo anche quello che era il nostro unico residuo di 'melting pot' sociale: la scuola, appunto.
Non mi piace, l'economia (reale o finanziaria) non e' al servizio degli uomini in questo paese. Sarebbe un po' piu' accettabile se lavorando duro potessi decidere di usarla a mio vantaggio, ma nella terra di calciatori e veline dove una serata di lap dance vale 7000 euro, conviene di piu' la furbizia che il duro lavoro. Racconteremo ai nostri figli la favola di Pinocchio al contrario: "c'era una volta un bimbo di nome Lucignolo..."

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