Tuesday 26 May 2009

Chi o cosa dopo Berlusconi?

26 maggio 2009 - Italians, Corriere della Sera Online

Caro Beppe e cari Italians,
e va bene, l’Italia va così. E’ solo una sparuta minoranza di italiani che fa scelte politiche sulla base di questioni morali. E’ un fatto accettabile e normale che si fonda sulla convinzione di essere un popolo straordinario, con mille risorse che farà dell’arte di arrangiarsi la sua capacità migliore. Della furbizia il baluardo dei propri successi e della faccia tosta un marchio registrato più forte del made in Italy. Lo dico proprio con serenità perché se il Parlamento inglese espelle lo speaker (equivalente del presidente della Camera) sulla base di una responsabilità nello scandalo dei rimborsi dei parlamentari britannici, e se tali parlamentari sono stati invitati a restituire tutto o lasciare il Parlamento, in Italia i reati dei parlamentari vengono resi non-reati o depenalizzati, o comunque sia ignorati ai fini di candidature e incarichi. E lo si fa con una semplicità tale che a guardare bene può essere solo la cosa giusta da fare. Che abbiamo il governo che abbiamo è giusto, è una giusta riflessione di ciò su cui gli italiani hanno deciso di puntare. L’opposizione che abbiamo è pure quella che ci meritiamo, un po’ meno odiosa di quella di estrema sinistra ma purtuttavia inefficace, connivente e incapace come sempre di rappresentare un’alternativa decisa. Da qualche parte non so dove e non so come, però dovrà esserci un recupero della moralità in politica ora che le carte dell’Europa sono scoperte. E’ questione di tempo, e hanno capito che devono approfittarne per rimanere impuniti e imperseguibili finché saremo forzati dagli eventi a diventare degni interlocutori dei grandi del globo. La domanda è sempre la stessa: cosa dopo Silvio Berlusconi? Finché c’è lui come in ogni buona impresa a conduzione familiare, restano tutte le coperture. Dopo di lui le coperture saltano e chi si è visto si è visto (!?). Saluti da Londra,

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