Ma allora,
in questa Democrazia in cui viviamo, dove entriamo quando
raggiungiamo il nostro posto di lavoro? Ecco la risposta: ogni
mattina ci alziamo per entrare in monarchie, dittature, anarchie e
regimi comunisti. Ve li descrivo tutti.
Le
monarchie: quelle aziende che vanno di padre in figlio, dove lo stato
di benessere del cittadino/lavoratore dipende dalla bonta' del
monarca, padre padrone che da' con clemenza e toglie con decisione.
Ne conoscete qualcuna in Italia?
Le
dittature: quelle aziende che dal proprietario/monarca sono passate
al dittatore/CEO, magari simbolicamente ancora sotto la monarchia
come fu per Mussolini con Vittorio Emanuele III...vi ricorda o no un
po' la FIAT di Marchionne ed Agnelli?
Le anarchie:
le aziende pubbliche inutili e le organizzazioni dove ogn'uno si
sente un po' libero di fare quello che diavolo gli pare in base alla
propria forza politica.
I regimi
comunisti: le aziende pubbliche che servono (eccome, vedi istruzione
e sanita') ma dove non esiste meritocrazia e per vincere, devi
entrare nel PCUS (leggi massoneria, Comunione & Liberazione e
cogeneri)
Ma che
sorpresa! E' proprio il lavoro (che non a caso bisogna assolutamente
rilanciare) ovvero il principio fondante della nostra costituzione,
il luogo ove si annidano nell'ambito della Democrazia in cui crediamo
di vivere, tutte le forme di governo che tanto aborriamo.
Sintesi:
L'ho detto altrove che il lavoro e' la pietanza e non la ricetta per
risollevare l'economia. In sostanza la Democrazia e' stata
trasformata dall'economia di mercato, attraverso l'emergenza della
competitivita', da modello di Stato a concetto generico (vedi post precedente). Questo concetto di democrazia (con la “d”
minuscola) e' ben rappresentata dal PD che e' stato scelto dalla
finanza mondiale come suo veicolo in Italia. PD che e' l'ombrello
politico sotto il quale, per storia pregressa, si riparano regimi
molto diversi dalla democrazia, ben protetti dalle intemperie del
popolo. ma sia ben chiaro che tutti i partiti tradizionali avrebbero ugualmente
interpretato se la finanza globale avesse scelto loro invece che, genialmente, gli
ex comunisti.
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