Vogliono
un po' tutti buttarla nel caos ma la cosa che bisogna spiegare e'
cosa significhi votare o non votare M5S. Per molti è stato un voto
di protesta ma non deve continuare ad esserlo. Votare M5S significa
aver voglia di partecipare, anche solo con le opinioni, ad un
processo di cambiamento che ci porti ad una concezione di vita
diversa. Questa concezione è una in cui l'economia, come da
definizione di vocabolario torni ad essere "l'organizzazione di
risorse finite per soddisfare al meglio i bisogni individuali e
collettivi". È un'idea di vita dove sia consentito a tutti il
consumo necessario e sufficiente per una vita dignitosa che consenta
lo sviluppo e la crescita dell'essere umano nelle sue potenzialità e
dell'umanità nei suoi traguardi sempre più straordinari. Votare M5S
significa sottostare a questa idea dove il consumo individuale può
anche crescere a proprio piacimento ma solo fino al punto in cui non
comincia a deprivare l'umanità delle prerogative di cui
sopra.Votare per chiunque altro, significa (ma non lo sanno neppure
loro) sottoscrivere al modello di vita attuale in cui ad ognuno sia
consentito consumare quanto può e vuole ai fini dell'aumento del
Prodotto Interno Lordo (PIL) del pianeta. In tale sistema,
l'accrescimento dell'individuo e dell'umanità è previsto come
conseguenza di questa crescita.La scelta, molto serenamente, è
questa. Per cosa voteremo? Perché l'espressione dei talenti dei
nostri figli siano al centro dell'economia o perché tale espressione
ne sia un virtuoso prodotto collaterale? A noi la scelta, non la
protesta.
Saturday, 8 February 2014
Monday, 3 February 2014
Lettera aperta a Matteo Renzi
Caro Matteo,
La mia lettera aperta
e' un modo di esprimere una possibile interpretazione dello scenario
politico, economico e sociale del nostro amato Paese. E' forse anche
un rilascio di informazioni competitive per chi come me, sostenitore
del movimento 5 stelle, dovrebbe invece lasciare chiunque altro a
macerare nelle convinzioni e nei modi operativi che sanciranno la
vostra marginalizzazione, forse non alle prossime elezioni e forse
non per una decade...ma forse anche si.
Sai, la mentalita' del
pentastellato (parlamentare o cittadino non fa differenza) non ha
diritti d'autore, invitiamo tutti a copiare. Chi riesce a fare
meglio, ha diritto a portare avanti il modo nuovo di concepire una
comunita' che scaturisce non dalle nostre posizioni, ma dal nostro
approccio (ancora limitato) di coinvolgimento dei sentimenti di chi
in questo Paese si sbatte ogni giorno per essere degno ed orgoglioso
di farne parte. Un modo nuovo di concepire una comunita',
esattamente quello che manca completamente alle tue idee, alle tue
politiche ed alle tue proposte. Almeno a me non traspare granche' a
parte l'idea piu' volte espressa (ed abbastanza vecchia) di essere il
Tony Blair d'Italia. Io ti faccio notare che Tony Blair e' stato
eletto nel 97, quasi vent'anni fa, (era ancora viva la principessa
Diana) quando la competizione globale era agli albori, internet era
appena giunto sulle scrivanie di pochi appassionati di informatica e
negli studi dei professori universitari. Oggi e' un'altra storia e
l'unica cosa di Blair che puoi realizzare e' il suo stile di
leadership, anche quello ormai stantio ma sicuramente con qualche
attrattiva per quella parte d'Italia che e' come ben noto legata
all'idea del leader forte, il salvatore della patria. Diciamo che si
tratta di un bacino elettorale a lunga conservazione che esiste da
diversi decenni e la cui data di scadenza si avvicina sia per
caratteristiche demografiche che per collocazione sociale.
Vedi, a me elettore
pentastellato, per niente espressione di un voto di protesta, diventa
tutto chiaro quando vedo che in realta' tu vuoi giocare una partita
che abbiamo gia' perso. Visto che ti piacciono le analogie
calcistiche, te ne faccio una: la competizione globale non e' come il
campionato di serie A che ogni anno riparte con tutte le squadre a
zero punti. La competizione globale e' un campionato finito in cui
chi ha preso le prime 3 o 4 posizioni della classifica gode
continuamente di Scudetto, accesso alla Champions ed Europa league.
Ovviamente questo e' parte di una competizione ben piu' ampia che
(recente statistica di Oxfam) lascia ad 85 persone (si, ho detto 85)
la stessa ricchezza delle 3.5 miliardi di persone (meta' pianeta)
piu' povere della terra. A te questo gioco alla competizione piace e
la collaborazione va bene solo con quelli come Berlusconi se ci
consente come paese di combattere in questa finta gara dove i
vincitori sono sempre gli stessi e lo sono in virtu' dei miliardi di
persone che trasportano il vostro peso pensando veramente di avere
un'opportunita'.
Matteo tu credi nella
finanza a cui hai affidato anche i soldi del comune di Firenze, tu
vuoi giocartela in questo sistema. Un sistema che ci ha impoveriti e
nel quale vuoi farci tornare ad essere arricchiti (o impoverenti)
tornando in maniera soft a derubare tirannicamente altri paesi delle
loro ricchezze...non che abbiamo mai smesso. Certo, come i tuoi
predecessori, tu non andrai a prendere il petrolio dagli stati
africani o arabi se non sotto l'egida delle nazioni unite e dietro la
guida di paesi piu' forti. Ma ti gongoli nell'idea che se rilanciamo
il consumo l'economia crescera' e' potremo competere per tornare nel
club dei forti. Matteo, apri bene le orecchie, cio' che consumiamo
non sono prodotti ma vite umane infinitamente degne come la tua e la
mia. Quelle dei minatori sottopagati che estraggono i materiali per i
nostri smart-phone, quella dei bambini uccisi dai raid aerei per
prendersi energia sotto forma di petrolio. Quella dei taiwanesi o dei
polacchi che saranno sempre disposti a farsi pagare meno del piu'
povero degli operai italiani. Ed un po' alla volta, state
raggiungendo noi, gli italiani. Perche' tu credi nell'importanza di
attrarre investimenti esteri fatti con soldi presi a prestito dai
mercati finanziari per comprare le nostre aziende se non i nostri
gioelli naturali ed artistici. Perche' non capisci che essere aperti
al mondo e' una cosa diversa che essere aperti alla finanza globale
che non e' chiaramente un incentivo per l'unita' dei popoli. Questo
e' stato il trucco: confonderci le idee tra un mondo globale di
uomini e donne che vivono in pace in una comunita' interconnessa con
quella dell'unita' globale e senza confini del danaro e del profitto
(che per motivi dinamici confluisce sempre nelle mani di pochi). Tu
questo non l'hai capito o piu' probabilmente non ci vedi niente di
male.
Vedi Matteo, nei suoi
enormi limiti la tua ascesa al potere del PD ha degli aspetti
positivi come ad esempio la messa in secondo piano di una classe
dirigente ormai stantia e non in grado di interpretare un paese nel
21 secolo. Tu invece puoi interpretarlo, in maniera sbagliata a mio
avviso ma con una mentalita' piu' moderna. Non vorrei pero' che
pensassi di aver fatto tutto da solo perche' sto per rivelarti chi ha
consentito che tu diventassi segretario del PD. Tieniti forte che sto per rivelartelo: e' il
movimento 5 stelle.
Se non fosse chiaro ti
spiego: senza movimento 5 stelle, Bersani avrebbe vinto le elezioni e
tu saresti stato dimenticato come il rottamatore fallito. Gia',
perche' i rottamatori dei tuoi gerarchi, siamo noi elettori
pentastellati che hanno reso impossibile al tuo partito fare delle
primarie in cui si presentassero Fassina o qualcuno del vecchio
gruppo dirigente. Magari avresti vinto lo stesso ma non col
plebiscito che ti hanno consentito Cuperlo ed il da te marginalizzato
Civati che era l'unico che si potesse guardare. Non con quel
plebiscito che ora ti consente di fare il capetto all'italiana con
tanto di cheerleaders e pon pon girls, imitazione soft del nostro
caro ex-premier Berlusconi. E' quel plebiscito reso possibile dagli
elettori pentastellati che hanno aperto gli occhi agli italiani e
senza dei quali la necessita' di ricambio generazionale nel PD
sarebbe stata posposta finquando tu saresti diventato
sufficientemente vecchio da essere accettabile.
Il movimento 5 stelle,
con i limiti inevitabili di un gruppo di cittadini che si sono
sentiti costretti ad entrare nelle istituzioni, promuove una visione
diversa. Capisce come entita' collettiva (non sono idee di Grillo e
Casaleggio da soli) che per non giocarci il nostro futuro dobbiamo
ripensare l'energia comprendendo che un barile risparmiato vale tanto
quanto uno usato. Che il prossimo boom dell'edilizia deve andare ove
possibile in direzione della conversione energetica a basso consumo e
non nella costruzione di palazzine. Che tra solare, eolico e tidale
(o mareomotrice), l'Italia puo' raggiungere una copertura
significativa del proprio fabbisogno energetico (in UK dove consumano
molto piu' di noi, hanno raggiunto il 10% in una decade e
raggiungeranno il 20% entro il 2020...non che io voglia che l'Italia
diventi come UK). Che attraverso il riciclaggio dei materiali e la
raccolta differenziata totale, possiamo risolvere il problema dei
rifiuti. Che possiamo immaginare una vita dove ci sia piu' tempo da
dedicare alle persone che amiamo, alle comunita' di cui facciamo
parte, alla coltivazione dei nostri talenti naturali e zero tempo per
preoccuparci di pagare l'affitto e le bollette. Zero tempo per dover
scegliere studi e carriera che ci consentano di trovare un lavoro
redditizio o prestigioso secondo aspettative a noi esterne ed anche se non dovesse allinearsi con le
nostre vere pulsioni, ambizioni e talenti (invece di orientarci
alla vera realizzazione del nostro enorme potenziale umano). Zero
tempo per dover capire quale sia il modo migliore di investire questo
numero fittizio che si chiama danaro e che fu introdotto per
liberarci dal baratto, non per distruggere vite umane ed intere
nazioni.
Vedi Matteo, la
competizione e' un meccanismo irrinunciabile per migliorarsi ma che
non ha bisogno di diventare uno strumento per schiacciare gli altri.
Nell'evoluzione, la collaborazione e' un meccanismo altrettanto
importante purche' non la si confonda con l'inciucio. E visto che il mondo e' globale, non basta guardare al
benessere del tuo gruppetto o dell'Italia ma a quello di un pianeta
il quale se non lo facciamo noi, sara' lui a mandare a quel paese
(per non usare il termine piu' appropriato) quelli come te che senza
scrupoli sono pronti a portarsi indietro tutto il resto. Mentre il
mondo si appresta ad uscire l'era del petrolio, possiamo tutti dare
un contributo a decidere come sara' la nostra vita senza dover essere
avanti o dietro a qualcun'altro se non per l'impegno di affinare i
nostri talenti. Il tuo limite e' che vuoi seguire il vetusto esempio
delle economie che hanno gia vinto nell'era del petrolio, che vuoi
dimostrare a qualcuno che puoi vincere una gara alla quale non partecipera' nessuno. E non capisci che gli altri
(fuori dall'euro) si stanno gia' muovendo altrove. E quindi uscimmo a
riveder le (5) stelle...
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